Vogliamo rendere ogni luogo di cura un luogo di benessere e inclusione culturale.
Vogliamo rendere ogni luogo di cura un luogo di benessere e inclusione culturale.
DEAR sostiene il diritto alla salute inteso come equilibrio dinamico di benessere fisico, emotivo e sociale, in linea col concetto di qualità di vita, riconosciuto dall’OMS e dalla nostra Costituzione come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività.
I nostri valori sono la cura, l’inclusione, e la professionalità; crediamo che umanizzare significhi prendersi cura delle persone e dei luoghi, includendo tutti gli attori degli ecosistemi in cui andiamo a intervenire (pazienti, caregiver, personale sanitario ecc.) e che per farlo sia necessario il coinvolgimento di diverse figure professionali, chiamate di volta in volta a confrontarsi e mettere in rete i propri saperi.
Con le pratiche di umanizzazione si intende riconoscere senso e dignità a luoghi che rischiano di esserne privi. Sia gli spazi di cura sia quelli di detenzione, benché accolgano e assistano le marginalità sociali, presentano elementi di criticità che li rendono estranei. L’ambiente è nuovo e sconosciuto, la separazione dal mondo esterno è netta, le relazioni sono governate da meccanismi differenti e anche il tempo pare scorrere in maniera dilatata: tutti fattori che hanno un forte impatto psicologico e fisiologico.
Dear utilizza la creatività come strumento di umanizzazione per:
– intervenire sullo spazio fisico, nella consapevolezza che l’architettura ha un ruolo sociale e che spazi ben progettati e attenti agli stimoli psico- sensoriali possono aiutare il benessere di tutti gli utenti;
– progettare il tempo della cura per offrire occasioni di inclusione culturale alle persone che vivono in condizioni di fragilità e malattia;
– aiutare gli attori che operano in contesti di cura ad utilizzare al meglio le proprie risorse per migliorare processi, relazioni, strumenti.